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Oggi alle 12, i telefoni cellulari in Sicilia saranno raggiunti da un messaggio di test chiamato “IT-alert”, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale.  Questo messaggio arriverà contemporaneamente su tutti i dispositivi collegati alle celle di telefonia mobile dell’Isola, emettendo un segnale distintivo diverso da quello delle notifiche a cui siamo abituati.

Vogliamo rassicurarvi fin da subito: chi riceverà il messaggio di test non ha nulla da temere e non dovrà fare nulla tranne leggere il contenuto. Questo test è un’occasione per verificare l’efficacia del sistema e migliorarlo ulteriormente. Pertanto, l’invito a tutti coloro che riceveranno il messaggio o meno è di visitare il sito www.it-alert.it e compilare il questionario.

 

Le risposte aiuteranno a rendere lo strumento ancora più efficiente. È importante sottolineare che ogni dispositivo mobile connesso alle reti degli operatori di telefonia può ricevere il messaggio “IT-alert”. Non è richiesta alcuna iscrizione o il download di applicazioni aggiuntive, inoltre il servizio è completamente anonimo e gratuito per tutti gli utenti.

Come ha dichiarato il presidente della Regione Renato Schifani

“la Sicilia è tra le cinque regioni italiane che prendono parte a questa iniziativa della Protezione civile nazionale per testare il nuovo sistema di allarme pubblico. Invito tutti i siciliani a partecipare attivamente alla sperimentazione per consentire il miglioramento dello strumento”.

L’avviso arriverà agli smartphone accesi, carichi e connessi alla rete telefonica. Non ha alcun costo per gli utenti e non è necessario scaricare app o registrarsi. I messaggi saranno recapitati anche in casi di connessione limitata o di saturazione della banda telefonica. Oggi il Dipartimento sta lavorando su alcuni scenari tipici della protezione civile nazionale e che faranno scattare l’allarme: terremoti e maremoti, precipitazioni intense, attività vulcaniche, incidenti nucleari ed emergenze radiologiche, cedimenti di dighe. In questa fase, i test vengono effettuati in singole regioni; in futuro, quando il sistema sarà a regime, i messaggi arriveranno solo agli utenti che si trovano nella zone potenzialmente interessate dagli eventi catastrofici.

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